Page 35 - Cariparma Bilancio Sociale
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D - Praticare i valori della sostenibilità è vissuto come un costo o come un’opportunità per l’azienda?
R - Il Gruppo Crédit Agricole ha identificato la sostenibilità come uno dei principali argomenti da sviluppare con la clientela.
Dunque è fondamentale per noi la sostenibilità nella relazione con il cliente: l’idea è quella di vedere nel cliente non “una bottiglia da bere
e buttar via” ma una pianta da innaffiare e aiutare nel proprio sviluppo. In questo senso
la sostenibilità è perseguire l’obiettivo della soddisfazione del cliente nel medio-lungo termine. Se il cliente è soddisfatto, la Banca non può che crescere.
D - Come avete fatto a declinare il valore della sostenibilità anche negli anni della crisi?
R - Io sono arrivato nel Gruppo nel 2007, poco dopo è arrivata la crisi... La solidità ci ha permesso di continuare a concentrarci sul business tradizionale, evitando operazioni speculative a discapito della sostenibilità della Banca e della relazione clientela nel lungo periodo: non abbiamo mai smesso di supportare famiglie ed imprese.
Abbiamo a volte percorso vie più complesse ma più virtuose.
D - Dunque anche la sostenibilità, in quest’ottica, genera risultati economici misurabili?
R - È un ambito nel quale l’impegno va profuso giorno per giorno ma si misura sul lungo periodo. Il risultato non è mai immediato, occorre seminare sapendo che raccoglieremo lentamente...
D - Ma i clienti apprezzano? Vi premiano, in nome di questo vostro impegno sulla sostenibilità?
R - Il nostro approccio punta ad ottenere
effetti di medio periodo. Lavoriamo perché ci siano clienti che possano dire: “Sono contento di lavorare con voi perché mi piace il vostro atteggiamento, la vostra attenzione per la sostenibilità. Voi siete una Banca responsabile”.
Ecco, penso che questa percezione stia progressivamente maturando nei clienti che apprezzano i nostri valori, in linea con il nostro carattere di Banca concreta.
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