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Crédit Agricole
  • 11 settembre 2014

    Antonio Scardaccio lascia l’incarico di Presidente. Prevista a breve la nomina del successore

    Il Consiglio di Amministrazione di Banca Popolare FriulAdria, riunitosi oggi a Pordenone, ha preso atto della decisione di Antonio Scardaccio di dimettersi dall’incarico di Presidente e consigliere in anticipo rispetto alla scadenza del mandato fissata per il 2016 ritenendo doveroso, ad avvenuto compimento dei settantacinque anni, lasciare spazio ad energie più giovani. È stato convenuto che le dimissioni avranno effetto dalla nomina del successore già prevista nella prossima riunione consiliare.

    Il presidente di Cariparma Crédit Agricole Ariberto Fassati, il Ceo del Gruppo Cariparma Crédit Agricole Giampiero Maioli e il direttore generale di FriulAdria Carlo Crosara, unitamente agli altri consiglieri e al Collegio Sindacale, nel rispettare la scelta personale, hanno espresso un sincero apprezzamento per l’importante contributo prestato da Antonio Scardaccio nei tanti anni di attività presso la banca che lo ha visto operare sin dal 1974 in ruoli di crescente responsabilità sino a ricoprire l’incarico di direttore generale, poi di presidente del Collegio Sindacale e, da ultimo, di presidente del Consiglio di Amministrazione.

    “È una scelta personale che avevo annunciato da tempo ai più stretti interlocutori del Gruppo, una scelta di vita. Già alla presa dell’incarico mi ero posto i 75 anni d’età come limite invalicabile – ha dichiarato Antonio Scardaccio – A conclusione di questa mia esperienza sento forte l’orgoglio di aver ricoperto tutti i ruoli di responsabilità in una banca che mi ha permesso di esprimere al meglio le mie caratteristiche umane e professionali, una banca che ho visto crescere e svilupparsi di pari passo con la mia personale maturazione e che rappresenterà sempre una parte fondamentale della mia esistenza. Devo perciò un sentito ringraziamento alle Capogruppo Crédit Agricole e Cariparma per la fiducia accordatami e per avermi considerato il naturale prosecutore di una visione saldamente ancorata al territorio di appartenenza così come è caratteristica fondamentale del modello federale di banche di prossimità adottato da Crédit Agricole. In tal senso è stato costante il mio impegno a contribuire al rafforzamento di questo modello in Friuli Venezia Giulia e in Veneto e potenziare l’immagine di FriulAdria quale istituto attento ai bisogni delle famiglie e delle imprese”.

    “Ringrazio di cuore anche tutti i colleghi che ho sempre sentito molto vicini e pronti ad agevolare i miei compiti in ogni circostanza – ha detto ancora Scardaccio – Oggi lascio una banca che è molto diversa per dimensioni e organizzazione da quella che mi ha assunto nel 1974, ma che è rimasta fedele al suo passato dal punto di vista dei valori e dell’attenzione alle persone”.