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12 marzo 2021
Crédit Agricole FriulAdria, risultati al 31 dicembre 2020
Il Consiglio di Amministrazione di Crédit Agricole FriulAdria, riunitosi ieri a Pordenone, ha approvato il progetto di bilancio 2020 presentato dalla presidente Chiara Mio e dal direttore generale Carlo Piana. Il progetto di bilancio verrà sottoposto all’Assemblea degli Azionisti che si riunirà il prossimo 14 aprile, con la possibilità per i Soci della Banca di partecipare attraverso la delega al Rappresentante Designato, come avvenuto lo scorso anno.
Prima di entrare nel merito dei principali indicatori dell’esercizio 2020, presidente e direttore hanno ricordato le numerose iniziative della Banca e del Gruppo Crédit Agricole Italia a favore delle famiglie e delle imprese del territorio impattate dagli effetti della pandemia, scoppiata esattamente un anno fa. Circa 5.400, per un totale di 500 milioni, sono stati i finanziamenti alle aziende del Friuli Venezia Giulia e del Veneto erogati a valere sul Decreto Liquidità, mentre i prestiti oggetto di moratorie a fine dicembre ammontavano a 1,5 miliardi. Parallelamente, sono stati rafforzati i servizi a distanza attraverso la web collaboration e i canali online ed è stata offerta alla maggior parte dei collaboratori della Banca la possibilità di lavorare in modalità smartworking. L’emergenza sanitaria ha modificato anche la composizione degli interventi liberali sul territorio, con un deciso rafforzamento delle iniziative a sfondo sociale. Un importante apporto è stato dato alla campagna di raccolta fondi promossa dalle società italiane di Crédit Agricole a favore della Croce Rossa Italiana, integrata in Friuli Venezia Giulia e Veneto con interventi mirati di Crédit Agricole FriulAdria verso i comitati regionali della Croce Rossa per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale. Un sostegno particolare per affrontare l’emergenza è stato offerto anche al Centro di Servizio per il Volontariato di Treviso e alla Caritas di Verona.
Venendo allo stato patrimoniale e al conto economico del 2020, gli impieghi al 31 dicembre, sotto la spinta del comparto a medio lungo termine, ammontano a 8 miliardi, in aumento del 4% rispetto alla fine del 2019. Le nuove erogazioni hanno registrato una crescita del 52%, sfiorando per la prima volta il miliardo e mezzo di euro, di cui 856 milioni in Veneto e 534 in Friuli Venezia Giulia. Nel dettaglio, sono stati erogati 858 milioni alle aziende e 532 milioni alle famiglie, che hanno stipulato oltre 4.500 mutui. In merito agli indicatori della qualità del credito, la Banca si conferma su livelli migliori del mercato: l’incidenza dei crediti deteriorati lordi sugli impieghi è infatti del 4.6%, quella dei crediti deteriorati netti è pari al 2%.
L’accresciuta propensione della clientela al risparmio è rilevabile dal positivo andamento della raccolta diretta, incrementata dell’11% a 9 miliardi. La raccolta gestita cresce del 3% e si attesta a 6,4 miliardi grazie al ritrovato dinamismo dell’attività commerciale nella seconda parte dell’anno, che ha avuto il suo apice nel mese di dicembre. Sempre al 31 dicembre 2020 sono quasi 22 mila i nuovi clienti acquisiti dalla Banca, e questo risultato è stato ottenuto grazie al notevole miglioramento dell’indice di raccomandazione della clientela, sia per quanto riguarda la Rete sia i Canali specialistici. Il bilancio 2020 si è chiuso con un utile netto di 51,3 milioni, un risultato ragguardevole visto il contesto in cui è stato ottenuto.