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14 aprile 2021
L’Assemblea degli azionisti di Crédit Agricole FriulAdria ha approvato il bilancio 2020. Nuovi progetti per il territorio
Indicatori di bilancio
Nonostante l’emergenza sanitaria, anche nel 2020 Crédit Agricole FriulAdria ha continuato a distinguersi per la solidità e per la capacità di creare valore in modo sostenibile. L’esercizio si è chiuso con un utile netto di 51,3 milioni, uno dei migliori risultati di sempre. Lo stock dei crediti in bonis si attesta a oltre 7 miliardi di euro (+4% a/a), trainato dall’erogazione di 4.500 mutui casa. Per sostenere il tessuto produttivo colpito dalla pandemia, al 31 dicembre 2020, la Banca ha erogato circa 5.400 prestiti con garanzia statale per un totale di 500 milioni di euro, mentre i finanziamenti i cui pagamenti sono stati oggetto di sospensione ammontano a 1,5 miliardi.
Le nuove erogazioni hanno registrato una crescita del 52%, sfiorando per la prima volta il miliardo e mezzo di euro, di cui 856 milioni in Veneto e 534 in Friuli Venezia Giulia. Nel dettaglio, sono stati erogati 858 milioni alle aziende e 532 milioni alle famiglie.
In merito agli indicatori della qualità del credito, la Banca si conferma su livelli migliori del mercato: l’incidenza dei crediti deteriorati lordi sugli impieghi è infatti del 4.6%, quella dei crediti deteriorati netti è pari al 2%.
In decisa crescita anche gli indicatori di solidità (CET1 ratio 13,6% e Total Capital ratio 14,4%).
La raccolta diretta incrementa dell’11% a 9 miliardi. La raccolta gestita cresce del 3% e si attesta a 6,4 miliardi grazie al ritrovato dinamismo dell’attività commerciale nella seconda parte dell’anno, che ha avuto il suo apice nel mese di dicembre. Sempre al 31 dicembre 2020 sono quasi 22 mila i nuovi clienti acquisiti dalla Banca, e questo risultato è stato ottenuto grazie al notevole miglioramento dell’indice di raccomandazione della clientela, sia per quanto riguarda la Rete sia per quanto riguarda i Canali specialistici.Iniziative per i collaboratori e la clientela
Nel corso del 2020, per affrontare la crisi globale e per evolvere il modello di business, sono stati rafforzati i servizi a distanza attraverso la web collaboration e i canali online ed è stata offerta alla maggior parte dei collaboratori della Banca la possibilità di lavorare in modalità smartworking. L’attuazione di tutti gli interventi volti a tutelare la salute e sicurezza dei collaboratori e dei clienti sono stati resi possibili tramite la creazione immediata di una task force dedicata e l’attivazione di un accurato piano di comunicazione per il personale su comportamenti, regole e strumenti.
Iniziative sociali
L’emergenza sanitaria ha modificato anche la composizione degli interventi liberali sul territorio, con un deciso rafforzamento delle iniziative a sfondo sociale. Un importante apporto è stato dato alla campagna di raccolta fondi promossa dalle società italiane di Crédit Agricole a favore della Croce Rossa Italiana, integrata in Friuli Venezia Giulia e Veneto con interventi mirati di Crédit Agricole FriulAdria verso i comitati regionali della Croce Rossa per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale. Un sostegno particolare è stato offerto ad alcune associazioni del territorio impossibilitate a sostenersi attraverso le abituali modalità di raccolta fondi, come Via di Natale (Pordenone) e Advar (Treviso). Sono state, inoltre, affiancate alcune realtà che rappresentano dei punti di riferimento per le comunità locali nel campo dell’inclusione sociale, come la Fondazione Bambini e Autismo (Pordenone), l’Associazione Bambini Chirurgici dell’IRCCS Burlo Garofolo (Trieste), il Comitato Sport Cultura Solidarietà (Udine), la Cooperativa Vite Vere Down Dadi (Padova) e, a Verona, la Caritas, la mensa dei Frati Minori di San Bernardino e la Cooperativa Sociale Quid, impegnata nel recupero di persone fragili attraverso un’attività lavorativa ispirata all’economia circolare. Degni di nota anche gli interventi a favore dei Centri Antiviolenza di Trieste e Padova per le iniziative di sostegno e integrazione sociale delle donne vittime di violenze.
Nuovi progetti per il territorio
Tra le iniziative di maggior respiro che nei prossimi mesi vedranno impegnata la Banca in Friuli Venezia Giulia e Veneto sono da segnalare:
- il progetto Le Village Triveneto by Crédit Agricole, l’acceleratore di startup in avanzata fase di realizzazione a Padova che verrà avviato entro il 2021. La rete dei “Le Village by CA”, che conta già una quarantina di insediamenti nel mondo, è un ecosistema aperto e inclusivo a sostegno del business e dell’innovazione del territorio. Dopo l’apertura del primo hub a Milano nel 2018, nel 2020 è stata la volta di Parma. Padova sarà il terzo villaggio in Italia. L’obiettivo è favorire la crescita delle startup che vi operano attraverso eventi e incontri di networking tra aziende partner, università e abilitatori pubblici e privati;
- la nascente collaborazione con Anbi Veneto, ente che coordina i consorzi di bonifica e si impegna nella difesa e nella gestione delle risorse idriche, finalizzata a individuare soluzioni innovative per limitare lo spreco d’acqua in agricoltura mantenendo un livello ottimale di produzione delle colture, riducendo i costi di produzione, migliorando l’ecosistema in cui l’azienda agricola opera;
- creazione di una “centrale dell’abitare” in partnership con l’Ambito Territoriale Noncello di Pordenone, l’Azienda Sanitaria del Friuli Occidentale e Fondazione Friuli, ovvero un nuovo sistema coordinato di servizi per l’abitare nella comunità in sinergia tra servizi sociali dei comuni, azienda sanitaria, terzo settore. L’iniziativa è finalizzata a promuovere l’assistenza a domicilio delle persone fragili, ad alleggerire le strutture pubbliche e a garantire un risparmio per i famigliari e per la comunità.