- Home
- »
- Comunicati stampa
- »
- ex Crédit Agricole FriulAdria
- »
- L’Assemblea dei soci approva il bilancio 2015 e nomina il nuovo Cda e il nuovo Collegio Sindacale
-
16 aprile 2016
L’Assemblea dei soci approva il bilancio 2015 e nomina il nuovo Cda e il nuovo Collegio Sindacale
L’Assemblea degli azionisti di FriulAdria Crédit Agricole (Gruppo Cariparma Crèdit Agricole), riunitasi oggi al Teatro Verdi di Pordenone, ha approvato il progetto di bilancio 2015 presentato dalla presidente Chiara Mio e dal direttore generale Roberto Ghisellini. L’Assemblea, inoltre, ha nominato il nuovo Consiglio di amministrazione e il nuovo Collegio sindacale per il triennio 2016-2018.
NOMIN
EAl termine delle operazioni di voto da parte dei soci presenti in assemblea sono risultati eletti 12 consiglieri della lista proposta dal socio di maggioranza Cariparma Crédit Agricole e precisamente: Mio Chiara (presidente), Fassati Ariberto, Barnavon Jean-Yves, Benassis Michel Jean Mary, Benedetti Gianpietro, Brasseur Hugues, Cattaruzza Michela, Delorme Jean-Louis, Gribaudi Maria Cristina, Laval Jean-Philippe, Maioli Giampiero, Stevanato Marco.Per la lista espressione dei soci di minoranza è risultato eletto in Consiglio il commercialista pordenonese Andrea Babuin, già sindaco supplente della banca per il triennio 2013-2015.
La professoressa Chiara Mio è stata confermata presidente della banca.
Per il Collegio sindacale sono risultati eletti 5 sindaci della lista del socio di maggioranza: Branchi Roberto (presidente), Guiotto Alberto, Martini Andrea, Pasqualin Francesca, Modolo Ilario (sindaco supplente). Per la lista di minoranza sono stati eletti il commercialista udinese Antonio Simeoni (sindaco effettivo) e la commercialista pordenonese Micaela Testa (sindaco supplente).
Soddisfazione per la conferma al vertice dell’Istituto è stata espressa dopo la proclamazione degli eletti da parte della presidente Chiara Mio. “Il rinnovo della fiducia da parte degli azionisti di FriulAdria è per me motivo di grande soddisfazione umana e professionale – ha dichiarato Chiara Mio – Sono orgogliosa di poter guidare anche nel prossimo triennio un’azienda solida e performante come FriulAdria Crédit Agricole e di accompagnare la banca nel percorso di ulteriore crescita all’interno del Gruppo Cariparma Crédit Agricole, che prevede oltre 600 milioni di investimenti in Italia da qui al 2020. L’obiettivo condiviso è fare di FriulAdria Crédit Agricole una banca innovativa, multicanale, concreta, al servizio delle famiglie e delle imprese locali, orientata a un modello di business sostenibile”.
BILANCIO 2015
Pur continuando a operare in un contesto macroeconomico e normativo particolarmente complesso, nel corso del 2015 FriulAdria Crédit Agricole è riuscita a cogliere i primi segnali di ripresa confermando il trend di crescita sui principali aggregati economici e patrimoniali.“Anche nel 2015 FriulAdria Crédit Agricole ha sostenuto l’economia reale del Nord Est accompagnando i progetti di innovazione e internazionalizzazione delle imprese e il ritorno ai consumi delle famiglie, in particolare per quel che riguarda l’acquisto della casa – ha dichiarato il direttore generale Roberto Ghisellini – Abbiamo continuato a svolgere la missione di banca al servizio del cliente in coerenza con la nostra tradizione e con il modello federale di Crédit Agricole. Parallelamente, abbiamo lavorato su noi stessi migliorando la solidità, l’efficienza e le performance portando un contributo di qualità alla crescita del Gruppo Cariparma Crédit Agricole, che oggi vanta il rating A3 di Moody’s, il più alto nel sistema bancario italiano”.
I proventi operativi netti ammontano a 310 milioni, sostanzialmente stabili rispetto all’anno precedente. Tale indicatore, che continua a testimoniare la capacità della banca di performare, è frutto dell’attività di gestione, intermediazione e consulenza. Le commissioni nette sono pari a 135 milioni in incremento di oltre 5 milioni (+4%) anno su anno. Il risultato della gestione operativa è pari a 123 milioni, con gli oneri operativi che si attestano a 188 milioni.
FriulAdria chiude l’esercizio 2015 con un utile netto pari a oltre 34 milioni di euro, in crescita del 6% rispetto allo scorso anno, nonostante l’impatto (pari a 8,3 milioni di euro) dei contributi ai fondi “salvabanche”[1]. Il cost/income è pari a 57,8% e il costo del credito è in flessione del 14% anno su anno, attestandosi a 68 milioni di euro. Il ROE è pari al 4,8% e consolida in trend crescente della redditività di FriulAdria. Alla luce del risultato netto ottenuto, il dividendo per gli azionisti è di 1,2 euro per azione, mentre il rendimento dell’azione si attesta al 2,80%.
In sensibile aumento i crediti alla clientela che incrementano del 3,5% anno su anno, raggiungendo quota 6,6 miliardi di euro soprattutto per effetto dello sviluppo dei mutui casa e dei finanziamenti alle imprese. Quasi 4.300 i nuovi contratti di mutuo sottoscritti nel corso dell’anno, con una performance del +46,5% e 456 milioni erogati sul territorio, di cui 150 milioni in Friuli Venezia Giulia (1.521 mutui) e 306 in Veneto (2.732 mutui). Altri 35 milioni sono stati erogati sotto forma di credito al consumo (+137%).
La professionalità e la qualità del servizio nella gestione del risparmio è alla base della crescita della raccolta diretta, incrementata del 2% anno su anno, a quasi 6,2 miliardi. La valorizzazione della relazione con il cliente ha permesso alla banca di realizzare una crescita netta dei volumi amministrati pari a 374 milioni di euro, registrando nel contempo un importante incremento dell’indice di soddisfazione della clientela. Quasi 20 mila i nuovi clienti Retail acquisiti nel 2015 dalla banca.
L’attenta valutazione della rischiosità nella concessione del credito non ha pregiudicato la storica vicinanza al mondo delle imprese, soprattutto quelle medio-piccole, a sostegno degli investimenti produttivi e delle esigenze di cassa. Oltre 462 milioni di finanziamenti (+32%) sono stati concessi a questo segmento di clientela.
Significativo lo sviluppo nel settore agroalimentare, uno dei più resistenti alla recessione, dove nel 2015 sono stati acquisiti 660 nuovi clienti e sono stati erogati finanziamenti per 131 milioni (a cui si aggiungono 124 milioni di cambiali agrarie). Complessivamente gli impieghi della banca nel settore agroalimentare sono cresciuti del 6% rispetto al 2014 e ammontano a 841 milioni, di cui 279 milioni in Friuli Venezia Giulia (+3%) e 562 milioni in Veneto (+8%). I clienti di questo comparto sono oltre 6.700, equamente ripartiti tra le due regioni. La strategia si è concretizzata in un modello di servizio dedicato che prevede 67 gestori sul territorio coordinati da tre specialisti, con la consulenza di un coordinatore di direzione.
Il patrimonio netto, con inclusione dell’utile d’esercizio, è pari a 727 milioni, in crescita del 2,7% rispetto al 31 dicembre 2014. Il CET 1 (Common equity tier 1)[2] Ratio risulta pari a 11,9%, valore in crescita rispetto all11,2% del 2014 che riafferma la solidità patrimoniale dell’Istituto.
Le unità organizzative della rete distributiva al 31 dicembre 2015 sono complessivamente 200, di cui 187 filiali Retail. L’organico aziendale risulta composto da 1.471 dipendenti.
Nel 2015 è proseguito l’adeguamento della rete commerciale al nuovo modello di filiale evoluta denominato Agenzia per te. Ad oggi sono 40 le filiali di questo tipo, di cui 25 in Friuli Venezia Giulia e 15 in Veneto. La filiale di nuova generazione prevede il superamento del tradizionale concetto di “sportello” a favore di un nuovo concetto di accoglienza, volto a mettere al centro la clientela con l’obiettivo di soddisfarne i bisogni in modo facile, veloce e sicuro.
FriulAdria, in linea con la propria vocazione di banca di prossimità, nel corso del 2015 non ha fatto mancare il tradizionale sostegno ad alcune importanti iniziative sociali e culturali organizzate sul territorio, come Pordenonelegge, èStoria, il Premio Luchetta, Le Giornate del Cinema Muto e il Festival Biblico di Vicenza. Ha sostenuto il cinema italiano investendo nella produzione dei film “Genitori” di Alberto Fasulo e “Belli di papà” di Guido Chiesa e con Diego Abatantuono. È diventata main sponsor della Benetton Rugby di Treviso e ha rafforzato le partnership con i Comitati Paralimpici del Friuli Venezia Giulia e del Veneto. Tra sponsorizzazioni e liberalità, la banca ha deliberato interventi per oltre un milione di euro nel corso dell’anno.
[1] Contributi ai Fondo di Risoluzione Nazionale (FRN), al Sistema di Garanzia dei Depositi (SGD) ed al Fondo di solidarietà (FS) a favore degli investitori detentori di obbligazioni subordinate emesse dalle quattro banche poste in risoluzione nel 2015.
[2] *Il CET 1 Common equity tier 1) Ratio è uno dei parametri più utilizzati per la valutare la solidità patrimoniale di un istituto di credito e rappresenta il rapporto tra CET1 (la componente primaria del capitale di una banca) e le attività ponderate per il rischio. Secondo le norme della BCE, il CET 1 Ratio deve essere superiore all’8%.