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Crédit Agricole
  • 19 luglio 2013

    Presentato a Udine il rapporto 2013 su agroindustria e agricoltura del Nord Est

    Le filiere agroalimentari stanno vivendo importanti processi di internazionalizzazione: nell’ultimo decennio le esportazioni dalle regioni del Nord Est sono aumentate dell’87,6% (+8 % nel 2012) a fronte di una variazione pari al 30,1% registrata dal manifatturiero (-0,3% nel 2012). La capacità di presidiare i mercati all'estero si è dimostrata il principale fattore di successo per il settore: se nel complesso dell’agroindustria nel 2012 solo il 29,6% delle aziende ha chiuso l’anno con una crescita dei ricavi, tra le imprese che realizzano un fatturato estero tra il 30 e il 50% tale quota sale al 70,8%.

    Il Rapporto 2013 sull’agroindustria e l’agricoltura del Nord Est, Alimentare la Crescita, promosso da Banca Popolare FriulAdria (Gruppo Cariparma Crédit Agricole) e realizzato da Fondazione Nord Est, ha dimostrato come, per competere sui mercati internazionali le imprese agroindustriali abbiano intrapreso importanti percorsi di revisione delle strategie e in primo luogo delle politiche distributive. L’apertura ai mercati esteri ha richiesto una profonda trasformazione delle aziende in termini di organizzazione, innovazione, governance, rapporti con il mondo della distribuzione che, pur nel solco della tradizione familiare e della relazione con il territorio, ha restituito un settore radicalmente mutato e maggiormente competitivo.