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04 agosto 2023
CRÉDIT AGRICOLE ITALIA: RISULTATI AL 30 GIUGNO 2023 UTILE NETTO CONSOLIDATO 405 MILIONI
I risultati confermano la capacità costante di Crédit Agricole Italia di generare redditività sostenibile: utile netto consolidato pari a 405 milioni di euro (+58% a/a1).
Decisa crescita della redditività: i proventi del semestre sono superiori a 1,5 miliardi di euro, in aumento del +21% a/a trainati dal significativo apporto del margine di interesse (+47% a/a), con il risultato lordo dell’attività corrente che si attesta a 763 milioni di euro (+49% a/a2) e cost income al 50,2%2.
Significativo dinamismo commerciale sostenuto da un modello di business diversificato: nei primi sei mesi del 2023 acquisiti 84 mila nuovi clienti; collocati 3,6 Mld di prodotti Wealth Management; incremento dei premi assicurativi danni (+14% a/a) ed erogazioni mutui residenziali in crescita nel secondo trimestre (+13% T2/T1), con quota di mercato sulla domanda in progressivo aumento.
Costante attenzione alla qualità del credito: flussi a default su livelli minimi, coperture in ulteriore aumento di 210bps rispetto a dicembre 2022, NPE ratio lordo e netto rispettivamente al 3,3% e 1,7%.
Ampio buffer di liquidità con LCR al 246% e solida patrimonializzazione con Total Capital Ratio al 18,3%3.
Emesso un Covered Bond Premium Label per un 1 miliardo di euro, tra i primi del mercato italiano conformi alla più recente direttiva Europea.
Oltre 150 le startup ospitate dalla rete italiana dei Village by CA, con circa 80 partner che contribuiscono alla crescita degli Ecosistemi dell’Innovazione di Milano, Parma e Padova.
Assunte nei primi sei mesi del 2023 oltre 400 persone, di cui 350 under 35, in linea con il programma di rinnovo “Next Generation”.
Confermato l’impegno nel sociale con le raccolte fondi di CrowdForLife legate alle tematiche di inclusione, educazione, sanità, sport e cultura. Tra quelli in corso anche due importanti progetti lanciati per far fronte all’emergenza che nei mesi scorsi ha colpito l’Emilia-Romagna.
Consolidata crescita della redditività
Nei primi sei mesi del 2023 Crédit Agricole Italia si è confermato in grado di generare utili in modo continuativo grazie ad un equilibrato e diversificato modello di business. L’utile netto civilistico consolidato si attesta a 405 milioni, in crescita del +72,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente che includeva oneri derivanti dall’acquisizione di Creval per 20 milioni di euro. Escludendo l’impatto di tale componente non ricorrente, la variazione acquisita per i primi sei mesi del 2023 si attesta al +58,5% a/a.
Sostegno a imprese e famiglie
L’attività commerciale dei primi sei mesi del 2023 continua a beneficiare dell’ampia offerta di prodotti su tutte le linee di business, con un trend di progressiva crescita in corso d’anno, nonostante un contesto di mercato complesso ed ancora influenzato da una inflazione persistente:
- significativo sviluppo della base clienti con l’acquisizione di 84 mila nuovi clienti (+3,2% a/a), con aumento del contributo del canale digitale (al 30%);
- collocati 3,6 miliardi di prodotti legati al Wealth Management, con un secondo trimestre in netta ripresa rispetto ai primi tre mesi dell’anno (+6,7% T2/T1);
- in crescita i volumi erogati a professionisti ed imprese nei primi sei mesi dell’anno (+5,5% a/a);
- significativa evoluzione dei premi delle polizze ramo danni (+14% a/a), che beneficiano della digitalizzazione dei processi e del potenziamento dei servizi di consulenza assicurativa;
- crescita dell’apprezzamento dei Clienti con Indice di Raccomandazione che si conferma al secondo posto nel panorama delle banche universali italiane.
In uno scenario caratterizzato da una forte contrazione della domanda, Crédit Agricole Italia ha continuato a sostenere le famiglie per l’acquisto della propria casa grazie al rilascio del nuovo Mutuo Crédit Agricole Greenback, un’offerta a tasso fisso particolarmente competitiva, incrementando la propria quota di mercato4 delle richieste di nuovi mutui.
Prosegue il supporto al territorio e alle imprese attraverso nuove erogazioni pari a 1,9 mld nel I semestre, con una crescita dei volumi del +2% vs fine 2022.Dinamiche dei volumi:
- finanziamenti verso clientela5 in ripresa in corso d’anno (+0,3% T2/T1), ma ancora in leggera flessione verso dicembre 2022 (-0,7% vs dic-22), seppur in miglior tenuta rispetto al sistema bancario (-2,2%6 vs. dic-22). In crescita il comparto Agri-Agro (+2,0% vs dic-22), che evidenzia una performance del +7,3% a/a, superiore al trend del settore (+1,0% a/a7), con incremento della quota di mercato che raggiunge il 7,1%7 rispetto al 6,8% di giugno 2022.
- risparmio gestito sostanzialmente stabile rispetto alla fine del 2022 (-0,2% vs. dic-22), influenzato dalla maggior appetibilità dei prodotti con cedola. L’andamento è sintesi della crescita di fondi comuni e gestioni patrimoniali, controbilanciati dalla flessione della componente assicurativa. Evoluzione positiva della raccolta amministrata (+6,8% vs dic-22) che beneficia di rendimenti più profittevoli in un contesto di rialzo tassi;
- raccolta diretta che supera i 73,5 miliardi di euro e registra una crescita del +1,9% vs dic-22, rispetto ad un mercato in contrazione (-3,1% giu-23 vs. dic-226), grazie alla dinamica positiva della raccolta a termine.
Crescita dei ricavi e contenimento degli oneri
I proventi registrano una crescita del +21,1% a/a, trainati dalla significativa performance del margine di interessi, che evidenzia una crescita del +46,8% a/a, favorita dalla componente commerciale e dalla dinamica della curva dei tassi. Le commissioni sono stabili (-0,3% a/a), con l’andamento positivo del comparto tradizionale che controbilancia la contrazione delle commissioni da attività di gestione, intermediazione e consulenza.
Gli oneri operativi2 registrano un aumento del +2,0% a/a e risentono positivamente delle azioni di efficientamento avviate nei trimestri passati.
La dinamica congiunta dei ricavi e dei costi si riflette in una forte crescita del risultato operativo lordo (+49,5% a/a2), con un netto miglioramento del rapporto cost/income che si attesta al 50,2%2 (vs 60,7%2 dic-22).Attenzione alla qualità degli attivi e solidità patrimoniale
Le rettifiche nette su crediti riflettono una prudente politica di accantonamento e coverage, registrando un aumento rispetto allo stesso periodo del 2022 (+39,6% a/a), con un costo del credito espresso in punti base che si mantiene in linea alla media dell’anno precedente e si attesta a 45bps. Si conferma il livello contenuto di flussi a default, in continuità con i trimestri passati.
In constante aumento i livelli di copertura: per il portafoglio non performing sale al 49,0% (vs 46,9% dic-22), e per le sofferenze al 77,1% (vs 74,8% dic-22), in crescita di 230bps. Diminuisce all’1,7% (vs 1,8% dic-22) l’incidenza dei crediti deteriorati netti, mentre si attesta al 3,3% l’incidenza dei deteriorati lordi, stabile rispetto a dicembre 2022.
Confermata la solida posizione patrimoniale: Common Equity Tier 1 Fully Loaded al 13,2%3, e Total Capital Ratio pari al 18,3%3 con livelli di capitale ampiamente superiori rispetto ai requisiti minimi assegnati dalla BCE. Elevato anche il livello di liquidità con LCR pari al 246%, e NSFR >100%3.
Perfezionata nel corso del semestre una emissione di Covered Bond Premium Label, con durata 6,5 anni e uno spread molto contenuto. L’emissione ha raccolto ordini per 1,3 miliardi di euro, con preponderante componente internazionale a conferma dell’apprezzamento continuo degli investitori per Crédit Agricole Italia, ciò ha permesso di fissare l’importo a 1 miliardo di euro.
A dimostrazione della solidità del Gruppo, Moody’s ha confermato il rating di Crédit Agricole Italia (Baa1 con outlook negativo), al livello più alto del sistema bancario italiano.Offerta Digitale e Centralità del cliente
Il digitale e l’innovazione continuano a dare un contributo rilevante alla crescita di Crédit Agricole Italia, sia per quanto riguarda l’acquisizione online di nuovi clienti che la loro digitalizzazione.
Proseguono gli ottimi risultati in termini di acquisizione di nuovi clienti, insieme alla crescita dei clienti digitalizzati (che hanno raggiunto l’81%), dei clienti attivi sui canali digitali (pari al 58%) e delle transazioni effettuate in digitale (complessivamente pari a circa l’87%). In particolare, l’App registra livelli di utilizzo in costante aumento e si conferma il canale preferito dai clienti.
Crédit Agricole Italia nel primo semestre 2023 conferma livelli di soddisfazione elevata, ai vertici del Sistema, sostenuti da iniziative volte al miglioramento della Customer Experience.
Gli Ecosistemi “Le Village”
Attraverso la rete dei Village, Crédit Agricole accelera in Italia più di 150 startup:
Le Village By CA Milano chiude il primo semestre con il tasso di occupancy attorno al 96%, ad oggi 53 startup residenti, 36 aziende partner e 54 abilitatori, di cui 10 internazionali.
Le Village insieme a Crédit Agricole è tornato anche quest’anno al Vivatech di Parigi, il più grande evento in Europa dedicato alla tecnologia e all’innovazione, in un’edizione che ha registrato 150.000 visitatori e 11.400 startup residenti.Le Village by CA Parma chiude il primo trimestre del 2023 con la presenza di 52 startup, 21 aziende partner e 40 abilitatori.
Le Village by CA Triveneto, conta ad oggi 20 aziende partner del territorio, 45 startup e 48 abilitatori. Ha da poco chiuso una call4startup mirata ad individuare realtà innovative nel campo dell'Intelligenza Artificiale. Questa ulteriore ricerca porterà l’ecosistema Le Village by CA Triveneto ad avere più di 55 startup.
Impegno per le persone, Formazione, Diversity & Inclusion
Nei primi sei mesi del 2023 Crédit Agricole Italia, in linea con il programma di rinnovo generazionale “Next Generation”, ha realizzato oltre 400 assunzioni, di cui 350 riguardanti giovani fino a 35 anni. I giovani entrati in azienda hanno profili accademici molto diversificati: digitali, tecnico scientifici ed umanistici, oltre che economico-giuridici. Il loro percorso di inserimento in azienda è accompagnato dallo studio di mirate iniziative di onboarding e formazione, che hanno visto collaborare il Gruppo con tutti i principali Atenei Universitari.
Il Gruppo, inoltre, già rientrante tra le aziende italiane che hanno ottenuto la certificazione Top Employer 2023 per il quindicesimo anno consecutivo, è risultata la migliore azienda in Italia nel 2023 ad attrare studenti e giovani laureati grazie alle strategie di comunicazione portate avanti negli spazi digitali, come certificato da Potential Park.
Continua inoltre l’attenzione per gli aspetti formativi, che nel primo semestre 2023 hanno visto la fruizione, in varie modalità, di circa 244.000 ore di formazione (arrivando a coinvolgere circa il 91% dei collaboratori).
Nell’ambito dei temi di Diversity&Inclusion ed ESG, il Gruppo si è distinto grazie al ricevimento del Bollino Health Friendly Company (HFC), promosso da Fondazione Onda, il quale riconosce le aziende impegnate nella tutela della salute e del benessere dei propri dipendenti.
Impegno per il sociale e la sostenibilità
A maggio 2023 il Gruppo Crédit Agricole ha annunciato la sua Strategia Climatica con la pubblicazione del “Livre blanc: agire per il clima, il nostro contributo alla neutralità carbonica 2050”, che definisce gli impegni e le leve strategiche del Gruppo per l’ambiente, a cui aderisce pienamente anche Crédit Agricole Italia.
Uno dei pilastri principali è la sottoscrizione dell’accordo internazionale Net Zero Banking Alliance, che prevede che le banche partecipanti si impegnino ad allineare i propri portafogli di prestiti e investimenti al raggiungimento dell’obiettivo di zero emissioni nette entro il 2050, in linea con i target fissati dall’Accordo di Parigi sul clima del 2015.
Il Gruppo mette sempre di più la transizione energetica e ambientale al centro della propria strategia, orientando il business e ampliando la gamma di prodotti e servizi volti ad accompagnare i clienti in questo percorso verso la sostenibilità.
Continua l’impegno nel sociale, attraverso le numerose raccolte fondi legate alle tematiche di inclusione, educazione, sanità, sport e cultura, pubblicate su CrowdForLife. Tra i progetti in corso, due importanti raccolte lanciate per far fronte all’emergenza che ha colpito i territori dell’Emilia-Romagna: quella di Croce Rossa Italiana per sostenere la popolazione e i territori colpiti lo scorso maggio dal maltempo e quella di Caritas Rimini – ODV, insieme alle Caritas della regione Emilia Romagna per ripristinare gli empori solidali di Forlì e Castel Bolognese, appartenenti alla Rete Empori dell’Emilia Romagna, fortemente colpiti dall’alluvione che ha investito la regione lo scorso maggio.
In questi mesi si sono aggiunte inoltre nuove scuole per “Connessioni Digitali”, il progetto avviato nel 2021 nell’ambito della partnership tra le società di Crédit Agricole in Italia e Save the Children per ridurre la povertà educativa digitale attraverso la realizzazione di prodotti di comunicazione multimediale.
L’impegno del Gruppo per la scuola e gli studenti è continuato anche con FEduF, in occasione del Festival dello Sviluppo Sostenibile, quando oltre 550 studenti delle scuole secondarie di II grado delle province di Parma, Piacenza, Sondrio e Catania, hanno partecipato al Digital Live Talk “Le scelte (in)sostenibili”.
Anche quest’anno ha infine preso il via la nuova edizione di “Volontari di Valore” in collaborazione con Legambiente che ha visto Catania, Milano, Parma e Sondrio protagoniste delle prime tappe del programma di Volontariato aziendale del Gruppo. Le prossime tappe, a settembre, sono previste a Napoli e Roma.
Parma, 4 agosto 2023
In data 25 luglio 2023 il Consiglio di Amministrazione di Crédit Agricole Italia, presieduto dal Presidente Ariberto Fassati e su proposta di Giampiero Maioli, CEO del Gruppo e Senior Country Officer di Crédit Agricole in Italia, ha approvato i risultati economici e finanziari del primo semestre 2023.Le principali società che compongono il Gruppo sono Crédit Agricole Italia S.p.A.(capogruppo), Crédit Agricole Group Solutions S.C.p.A. e Crédit Agricole Leasing Italia S.r.l., consolidate integralmente.
SINTESI DATI DI GRUPPO
Dati economici- Risultato netto pari a 405 milioni (+72,1% a/a).
- Ricavi a 1.532 milioni di euro (+21,1% a/a).
- Oneri Operativi a 809 milioni di euro (+2,1% a/a).
- Rettifiche su crediti a 143 milioni di euro (+39,6% a/a).
Dati patrimoniali
- Patrimonio netto di Gruppo a 7,7 miliardi di euro (+0,8% vs dic-22).
- Impieghi verso clientela5 pari a 63,9 miliardi di euro (-0,7% vs dic-22).
- Raccolta diretta pari a 73,5 miliardi di euro (+1,9% vs dic-22).
- Raccolta gestita pari a 49,3 miliardi di euro (-0,2% vs dic-22).
Ratio di Gruppo
- Incidenza deteriorati lordi e netti rispettivamente pari a 3,3% e 1,7%.
- Copertura deteriorati a 49,0%.
- Common Equity Tier 1 Ratio Fully Loaded a 13,2%3.
- Total Capital Ratio a 18,3%3.
- LCR pari a 246,1% e NSFR >100%3.
I RISULTATI DI CONTO ECONOMICO AL 30 GIUGNO 2023
I proventi operativi netti si attestano a 1.532 milioni di euro, in aumento del +21,1% rispetto all’anno precedente.
Gli interessi netti ammontano a 892 milioni di euro, in crescita del +46,8% rispetto all’anno precedente.
Le commissioni nette sono pari a 608 milioni di euro, sostanzialmente stabili rispetto all’anno precedente (-0,3% a/a). In dettaglio, le commissioni da “attività bancaria commerciale e altro” registrano una performance positiva (+8,2% a/a), con una crescita che coinvolge tutte le componenti del comparto; mentre le commissioni di “gestione, intermediazione e consulenza” risultano in calo (-6,3% a/a) a causa della flessione relativa alle commissioni di intermediazione e collocamento titoli.
Il risultato dell’attività finanziaria ammonta a 20 milioni di euro, che si confronta con i 31milioni di euro dell’anno precedente.
Gli oneri operativi, ammontano a 769** milioni di euro, in aumento del +2,0% a/a; la dinamica dell’aggregato vede un incremento delle spese per il personale, a fronte della riduzione delle spese amministrative e ammortamenti (complessivamente -1,1%2 a/a) che risentono positivamente delle azioni di efficientamento avviate nei trimestri passati. Includendo il contributo al Fondo di Risoluzione Unico (FRU) per complessivi 40 milioni di euro, gli oneri operativi complessivi ammontano a 809 milioni di euro, in aumento del +2,1% a/a.
Per effetto della dinamica di ricavi e costi, il risultato della gestione operativa, pari a 723 milioni di euro, registra un aumento del +53,1% a/a; al netto degli oneri sistemici il risultato è pari a 763 milioni di euro, in crescita del +49,5% a/a.
Le rettifiche di valore nette su crediti si attestano a 143 milioni di euro, in aumento rispetto al dato del 2022 (+39,6 % a/a). Il costo del credito (rapporto fra le rettifiche di conto economico e l’ammontare dei crediti netti verso la clientela), risulta pari a 45 bps.
Le imposte sul reddito dell’esercizio risultano pari a 168 milioni di euro rispetto a 103 milioni di euro dell’anno precedente.
L’utile netto consolidato si attesta a 405 milioni di euro che si confronta con il risultato civilistico del 2022 pari 235 milioni di euro (+72,1% a/a), che includeva oneri derivanti dall’acquisizione di Creval per 20 milioni di euro. Escludendo l’impatto di tale componente non ricorrente, la variazione acquisita per i primi sei mesi del 2023 si attesta al +58,5% a/a.
LO STATO PATRIMONIALE AL 30 GIUGNO 2023
Le masse totali risultanti dalla somma di impieghi, raccolta diretta e risparmio gestito si attestano a 187 miliardi di euro.
Gli impieghi verso la clientela5 ammontano a 63,9 miliardi di euro, in lieve calo rispetto a dic-22 (-0,7%). L’aggregato è influenzato positivamente dall’espansione sia del comparto Agri-agro (+2,0% vs dic-22) che del canale Banca d’Impresa (+2,4% vs dic-22), ma risente del rallentamento delle nuove erogazioni di mutui residenziali, in progressiva ripresa in corso d’anno.
La qualità del credito evidenzia un ulteriore miglioramento con una riduzione dello stock degli NPL netti del -6,4% vs dicembre 2022, per un totale che si attesta a 1,1 miliardi euro, grazie al presidio costante nella gestione del deteriorato e dei livelli contenuti di flussi in ingresso a default; il livello di coperture raggiunge il 49,0%, in aumento di 210 bps rispetto al 46,9% di dic-22. In miglioramento le incidenze dei crediti deteriorati sugli impieghi: il NPL ratio netto scende al 1,7% (vs. 1,8% dic-22) e il NPL ratio lordo si attesta al 3,3% (vs. 3,3% dic-22).
La raccolta gestita, risulta stabile a 49,3 miliardi di euro (-0,2% vs. dic-22). La composizione dell’aggregato riflette una leggera crescita del comparto Fondi e Gestioni Patrimoniali (+1,3% vs. dic-22) rispetto alla flessione di pari entità dell’Assicurativo.
La raccolta diretta che supera i 73,5 miliardi di euro, registra una crescita del +1,9% vs dic-22, in contro tendenza ad un mercato in contrazione (-3,1% giu-23 vs. dic-226), grazie alla dinamica positiva della raccolta a termine.
Posizione di liquidità più che soddisfacente con LCR pari a 246% e NSFR >100%3; nel corso del semestre il Gruppo ha rimborsato complessivamente 5,2 miliardi di euro di finanziamenti TLTRO III.
Ulteriore conferma della solidità patrimoniale del Gruppo che supera ampiamente i requisiti prudenziali minimi assegnati dalla BCE per il 2023, con i seguenti ratio: Common Equity Tier 1 Ratio Fully Loaded al 13,2%3 e Total Capital Ratio al 18,3%3.
Note
1 Esclusi gli oneri di integrazione Creval.
** Esclusi contributi ai fondi sistemici.
3 Dati provvisori.
4 Fonte: CRIF
5 Esclusi i titoli contabilizzati al costo ammortizzato.
6 Fonte: ABI Monthly (luglio 2023).
7 Fonte: Banca d’Italia